I Fori a Roma (Foto Unsplash/Massimo Virgilio)

«Per un Amore che ci possiede»

Un gruppo di ragazzi in gita a Roma, distratti nonostante la bellezza che hanno davanti. «Ma quante volte capita a me con il Signore?». Don Paolo racconta cosa ha cambiato il suo sguardo su di loro

Durante la vacanza-studio con i ragazzi di Gioventù Studentesca, abbiamo fatto una gita ai Fori romani. Ad accompagnarci c’era una guida bravissima: il professor Fabio La Notte che veniva da Viterbo insieme ad alcuni suoi allievi. La sua introduzione davanti all’Arco di Costantino, le sue descrizioni facevano “parlare” le pietre.

Ad un certo punto siamo arrivati in un punto panoramico dal quale si vedevano i Fori dall’alto e, mentre Fabio spiegava ed io ero incollato ad ascoltarlo, ho visto che diversi ragazzi erano distratti, voltati da un’altra parte, parlando tra di loro o indaffarati sugli smartphone. Mi è venuto da ribollire dentro di me perché era come se si infiaschessero di qualcosa di veramente bello che stava accadendo ed era gratis per me e per loro… Sono andato da loro con un misto di delusione e rabbia, sgridandoli per quel loro atteggiamento.

Dopo un po’, mentre ancora ascoltavo, mi è venuto un pensiero: «Ma quante volte io ho fatto così con Gesù e con la sua compagnia? Quante volte non ho ascoltato ciò che il Signore mi indicava, mi suggeriva, quante volte non c’ero mentre Lui mi aspettava? E nonostante tutto questo mio tradimento, il Signore mi continua a volere, a cercare, a chiamare, a riempirmi di occasioni».

Questo pensiero mi ha cambiato il cuore e lo sguardo: non che giustificassi il loro agire, ma mi ha permesso di staccare il peccato dalla loro persona e di riguardarli pieno di affetto, l’affetto con cui io sono guardato.

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Nella Scuola di comunità, Generare tracce nella storia del mondo, è perfettamente descritto quello che mi è accaduto: «La critica non è ostilità alle cose, ma amore ad esse. Perciò non si può essere veramente critici se non si è pacificati da un amore che ci possiede e che possediamo».
Don Paolo, Roma