I Cavalieri di Termini Imerese

Cavalieri. Per una vita più bella e più vera

Da Termini Imerese, il racconto dell'avventura di alcuni ragazzi delle medie e delle loro famiglie durante gli ultimi mesi. L'evidenza che «Lui costruisce la Sua storia come e con chi vuole»

Insegno in una scuola media statale e dal 2007 seguo i Cavalieri (l’esperienza cristiana per i ragazzi delle medie, ndr) prima con Maria Concetta e adesso con Loredana. Nel farlo sono sempre stata attenta ai cenni di apertura dei miei alunni, e quando intravedevo una certa curiosità o desiderio, li invitavo ai gesti dei Cavalieri. L’anno scorso, dopo la pandemia, ci siamo ritrovati in una situazione capovolta: il parroco che ci ospita ci ha chiesto se potevamo accogliere fra i nostri Cavalieri un gruppetto di prima media che si stava preparando alla Cresima, ma non per fare loro catechismo, solo per stare insieme. A lui bastava saperli in nostra compagnia. Io e Loredana abbiamo accettato, ma io subito ho pensato: «Quando diremo ai genitori che siamo di CL e che il nostro non è un catechismo, se ne andranno via tutti!». E invece Gesù si è divertito a lasciarmi senza parole. Dopo qualche settimana che questi ragazzini hanno iniziato a venire, è arrivato l’invito del Papa agli adolescenti ad andare in pellegrinaggio a Roma. Siamo stati gli unici a partire dalla nostra provincia e molti di questi ragazzi sono stati accompagnati dalle loro famiglie. E poi si sono susseguiti il gesto della Promessa, le vacanze estive, gli incontri settimanali... A cui ogni volta si aggiungeva un nuovo compagno di classe che sentendoli raccontare, voleva scoprire che cosa è questo “strano catechismo” chiamato Cavalieri.

Quest’anno addirittura sono stata contattata da un gruppo di alcune mamme che abitualmente non frequentano esperienze religiose o parrocchiali, che mi hanno chiesto di accettare nel gruppo i loro figli come catechismo post Comunione. E di fronte a tutte le obiezioni che tiravo fuori per mettere le cose in chiaro - non è un catechismo, è un percorso educativo segnato dall’appartenenza al carisma di CL - loro continuavano a dirmi che desideravano un luogo dove i loro figli fossero “custoditi” e con noi avevano capito che potevano esserlo.

Io e Loredana, ogni settimana, incontriamo più di trentacinque ragazzi che non perdono un giovedì e, se ne saltano uno perché festivo, mi chiedono di recuperare... Mi sono commossa pensando a questi genitori che per ogni momento che condividiamo con i loro figli non fanno altro che ringraziarci. Il 29 maggio, tredici di questi adolescenti hanno ricevuto la Cresima dalle mani del Vescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice. Il parroco con orgoglio ci ha presentato raccontando la nostra storia, e ci ha tenuto a sottolineare ai microfoni di un Duomo affollatissimo come facciamo compagnia a questi ragazzi, condividendo semplicemente l’interesse per le cose che davvero valgono, mostrando loro che con Gesù la vita è più bella e più vera.

Come ho detto ai miei amici del Cle, è come se il nostro carisma fosse scoppiato davanti ai nostri occhi in una forma non prevedibile. L’unica condizione che ci è stata chiesta è stata di aderire a ciò che Lui stava decidendo per noi, pur sentendoci inadeguati, e pieni di limiti. Ho capito che Lui costruisce la sua Storia come vuole, quando vuole e con chi vuole. A noi tocca solo la sequela al carisma che ci ha generato.
Antonella, Termini Imerese (Palermo)