Il belvedere di Bologna (Petr Slováček/ Unsplash)

Bologna. Un «amore a vuoto» che ci lega a Kiev

Alla giornata di fine anno di CL c'è Tania, ucraina, madre di due figli. Uno di loro combatte al fronte mentre l'altra, Katia, a Bologna conosce alcuni ragazzi di GS. Ed è l'inizio di un legame impensabile

Il 18 giugno a Bologna abbiamo vissuto la giornata di fine anno: assemblea, messa, cena e festa. Con noi c’era anche Tania, la nostra amica ucraina che durante tutto il tempo inviava a suo figlio, combattente al fronte, foto e video, comprese le preghiere dei fedeli per le persone coinvolte nella guerra. Lui rispondeva in diretta ringraziandoci per avere invitato la mamma.

Tutto nasce un anno fa. Tania è già in Italia da dodici, quando sua figlia Katia, studentessa universitaria, scappa dalla guerra e la raggiunge. Tania viene a sapere, per caso, che nella mia parrocchia c’è la Penny Wirton Bologna, scuola di italiano per migranti, fondata da Eraldo Affinati, e manda subito la figlia. Un giorno, il parroco dopo la messa ci invita a contattare la responsabile della scuola, perché sono arrivati tanti ucraini e c’è bisogno. So di non avere molto tempo, ma mi fermo ugualmente a parlare con lei, che mi chiede di organizzare, con gli amici del movimento, una visita in centro città per far conoscere a queste persone il luogo dove sono finite.

Ci riusciamo con l’aiuto di tanti amici ed interpreti provvidenziali: alla fine siamo in una trentina, tra cui Katia e trascorriamo una bellissima mattinata insieme. Da quel giorno, la ragazza rimane legata a noi. Tra i volontari alla Penny Wirton, aveva già incontrato Maria, giessina, che la porta il 18 aprile 2022 al pellegrinaggio a Roma dal Papa per gli adolescenti e poi il 15 ottobre entrambe vengono con noi all’udienza dal Papa per il centenario di don Giussani. Poi ci chiede aiuto per trovare un lavoro migliore alla mamma. Tania lo trova, noi l’abbiamo solo aiutata a fare il curriculum. Durante questo anno ci siamo incontrate tante volte e quando proponiamo loro qualcosa accettano sempre volentieri. Proprio durante la giornata di fine anno, Tania ha potuto conoscere anche la mamma di Maria.

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Non so dove ci porterà questa amicizia, quello che noi possiamo fare è nulla rispetto ai loro bisogni e al loro dolore. In un recente incontro a Bologna, padre Luigi Maccalli parlava di «amore a vuoto (gratuito)», ecco noi questo lo possiamo fare, le possiamo amare e questo Amore non nostro arriva una domenica pomeriggio ad un ragazzo al fronte, in una guerra non voluta.
Anna, Bologna