Gli Esercizi della Fraternità a Rimini.

Macerata. Esercizi "sospesi"

Dopo la pandemia, per gli Esercizi spirituali della Fraternità si torna tutti in presenza. Ma se ci sono amici in difficoltà, anche dal punto di vista economico? La proposta di Ermanno e quello che è accaduto

Caro Davide,
la settimana prima del nostro ritiro di Quaresima, ci siamo visti a pranzo con tutti i priori (circa una ventina di persone) per prepararlo insieme e dialogare sulla vita della Fraternità. In quell’occasione, avendo avuto notizia che ci sono amici in difficoltà economiche oggettive, ho rilanciato la proposta degli Esercizi spirituali della Fraternità dicendo di non dare nulla per scontato, fino al tema economico. Mi sembra che tenere presente questo fattore sia un’occasione preziosa per guardare chi è vicino a noi in modo non formale e per chiederci: perché vado agli Esercizi? Di che cosa ho bisogno veramente per vivere? Sono una “pausa di riflessione”? Ci crediamo oppure no in Chi è presente tra noi e vogliamo farne la verifica?
Mi sono permesso di suggerire che, con assoluta discrezione, ma anche con decisione, la questione venga posta nei momenti di incontro dei gruppetti per aiutarsi (non da ultimo anche dal punto di vista economico) ed eventualmente per segnalare le difficoltà.
Mi ha colpito che qualche giorno dopo, uno dei priori è venuto da me con una busta con scritto: “Esercizi sospesi”, all’interno c’era l’intera quota (più il costo del pullman) che lui metteva a disposizione di chi desidera andare e non può. Ho ripreso la questione al ritiro durante gli avvisi e anche altre persone hanno voluto darmi un contributo economico.
Mi sono commosso nel vedere cosa accade di fronte ad una proposta e che attesa c’è per questo gesto, che tante volte possiamo dare per scontato.
Ermanno, Macerata