(Foto: Daniel Ibanez)

Meeting di Rimini. La creatività dei legami

L’apertura con il cardinale Zuppi e la chiusura con Sergio Mattarella: presentati tema e programma della kermesse, dal 20 al 25 agosto. Ne hanno parlato all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, Maria Tripodi, Micol Forti e Sabino Cassese
Filomena Armentano

Il primo giorno si parlerà di fratellanza, amicizia sociale e pace nel segno di papa Francesco con il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana. L’ultimo, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si metterà a tema la Costituzione italiana con la sua esigenza di solidarietà e partecipazione attiva, richiesta a ogni cittadino e alla società civile, per la costruzione del bene comune. Due grandi personalità aprono e chiudono la quarantaquattresima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli, a Rimini dal 20 al 25 agosto, dal titolo “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”, il cui programma è stato presentato a Roma, all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.

«Vogliamo mettere al centro dell’attenzione l’amicizia, i rapporti buoni e creativi, le relazioni positive e costruttive. Siamo convinti che questa attenzione sia urgente in un mondo segnato da una crescente solitudine esistenziale, in un mondo sempre più individualistico e conflittuale, con una situazione geopolitica caratterizzata da vecchie e nuove contrapposizioni e da guerre atroci anche al centro del nostro continente», ha voluto sottolineare il presidente della Fondazione Meeting, Bernhard Scholz. Assieme a lui, e al padrone di casa l’ambasciatore Francesco Di Nitto, sono stati poi chiamati a declinare ognuno nel suo ambito il significato della parola amicizia Maria Tripodi, sottosegretaria agli Esteri, Micol Forti, curatrice della sezione di arte moderna e contemporanea dei Musei Vaticani, Sabino Cassese, giudice emerito della Corte costituzionale. Presenti giornalisti, diplomatici, esponenti del panorama politico e culturale.

«La forza del Meeting sono le persone», ha sottolineato Di Nitto: «Ogni edizione è resa possibile dalla passione di migliaia di volontari e questo voglio sottolinearlo. Ritengo sia incredibile questo sforzo e l’impegno di tante generazioni che si susseguono». Significativo per l’ambasciatore che la presentazione ufficiale del Meeting 2023 sia avvenuta l'11 luglio, ricorrenza di San Benedetto: «Uno di quei santi che evocano tante cose care a noi diplomatici per l'Europa, ma altrettanto cari alla cultura». Infine, l’ambasciatore ha ricordato «l’impegno quotidiano che voi mettete nel costruire ogni anno il Meeting. Un impegno fatto di silenzio, fatto di operosità, fatto di costruzione di futuro sulla base delle radici».

«Inclusivo e multi-attore, il format del Meeting si allinea con l’azione di diplomazia pubblica del nostro ministero», ha esordito la sottosegretaria Tripodi. «La diplomazia è infatti un insieme di attori e istituzioni». Il ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale tornerà con un intero padiglione intitolato “C’è un’Italia che coopera”. A tema le “Strade dell’amicizia”, ovvero i percorsi che assicurano gli approvvigionamenti d’emergenza e alimentari ai Paesi che ne hanno più bisogno, che garantiscono protezione e sicurezza a chi fugge da guerre e conflitti. «All’Africa sarà dedicato l’incontro a cui parteciperà il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, ministro degli Esteri. «Con i Paesi africani vogliamo stabilire accordi nell’ottica di quello che chiamiamo il “Piano Mattei” italiano, inserito all’interno di un piano Marshall europeo», ha ribadito Tripodi. L’incontro si svolgerà il 23 agosto ed è stato intitolato “Le nostre comuni sfide con l’Africa: cibo, acqua”.

Spazio ai giovani e all’arte con una delle mostre più attese del Meeting 2023, “La forma delle parole. I sogni delle giovani generazioni nelle attraverso gli occhi di maestri dell’arte contemporanea”. La mostra nasce dal progetto del cantautore Giovanni Caccamo “Parola ai giovani”. La curatrice, Micol Forti, ha sottolineato come «la centralità del ruolo dell’arte e della cultura nella nostra società siano lo stimolo alla ricerca del bello e del vero. L’invito a mettere in discussione le nostre certezze, a non sedersi, a non accontentarsi. Nulla è scontato, tutto è rischioso, ma è solo così che la cultura mantiene vivi umanità e mistero, bellezza e senso del sacro».

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L’amicizia, quella di cui parla il Meeting, può essere compresa anche guardando all’istituzione del Servizio sanitario nazionale o dell’istruzione pubblica. «Del titolo del Meeting di quest’anno mi ha colpito la parola “inesauribile”», ha confidato il professor Cassese. «In che senso è inesauribile?». Una peculiarità dell’amicizia è che, volendo, «si irradia su altri soggetti che in senso stretto non si conoscono neppure». Noi siamo amici delle persone con cui viviamo e per questo «abbiamo costruito il Servizio sanitario nazionale. Che cos’è questo Servizio se non una dimostrazione dell’amicizia che ciascuno di noi ha per delle persone? Persone che non possiamo dire tecnicamente nostre amiche perché non le conosciamo». Per Cassese vale lo stesso per il sistema scolastico, «una declinazione sociale dell’amicizia». Servizio sanitario e istruzione pubblica sono «la dimostrazione del fatto che viviamo in ordinamenti che si preoccupano della società». Ed è così che anche la nazione diventa una forma di amicizia. «Ho trovato interessante questo duplice aspetto della formulazione della domanda che si è posto il Meeting di Rimini quest’anno», ha concluso il giurista: «Da un lato questa declinazione dell’amicizia in un senso più ampio in cui c’è anche amicizia rispetto a qualcuno di cui non conosciamo il volto. E dall’altro, questo concetto di inesauribilità dell’amicizia, cioè di un’amicizia che si può allargare dal livello individuale a quello collettivo. Ed è questo che spiega il ricchissimo programma che ci è stato illustrato, e di cui tutti noi speriamo di poter usufruire».

Qui si può consultare il programma della kermesse