I ragazzi della Gmg di Lisbona (@Fede_annoni)

L'unico modo per comprendere ciò che si vive

La Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona con i suoi chilometri a piedi, gli incontri, le amicizie vecchie e nuove. E quella bellezza che non smette di sorprendere

Sono partito per la Giornata Mondiale della Gioventù non avendo idea di cosa fosse, non mi ero informato più di tanto: volevo solo essere sorpreso come un bambino. Desideravo che il mio cuore ardesse com’era successo ai discepoli di Emmaus.

Monsignor Giovanni Paccosi, vescovo di San Miniato, che ha tenuto alcuni incontri a Lisbona con noi di Gioventù Studentesca e del Clu, ci ha ripetuto più volte questa frase che mi ha subito colpito: «Dio è come il vento che smuove le foglie, vedi le foglie muoversi ma non il vento». Quelle parole hanno cambiato il mio modo di vedere tutto quello che stavo facendo, il perché fossi lì e cosa smuovesse il nostro cuore per fare chilometri su chilometri e ore di autobus.

Grazie a questo ho potuto conoscere e scoprire persone nuove che mi hanno fatto rendere conto della bellezza che avevo attorno. Questi ragazzi, molto più grandi di noi, alcuni addirittura stavano per sposarsi, ci hanno ringraziato per aver ridonato loro una visione da “bambino”, che li faceva sorprendere di fronte alle cose che accadevano. Un’altra cosa che mi ha colpito molto è l’interesse di alcuni ragazzi nel conoscerci. Infatti con uno in particolare abbiamo stretto amicizia, mentre eravamo in coda per la doccia. La sera, ho cenato con lui, Sara e una ragazza di Catania, e abbiamo parlato letteralmente di tutto: come i nostri amici vedono la Chiesa e CL, che rapporto abbiamo con la realtà quotidiana. Tutti argomenti che non ti capita mai di affrontare con qualcuno appena conosciuto e spesso nemmeno con gli amici di sempre, ma che interrogano nel profondo.

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Infine, mi ha colpito molto don Francesco Ferrari, il prete che ci ha guidato come figli nel pellegrinaggio, che non ci ha mai abbandonato. Don Francesco con le sue piccole, ma intense meditazioni era capace di farci aprire gli occhi, e aiutarci ad andare avanti. Ritornerei mille volte alla Gmg e capisco che l’unico modo per comprendere fino in fondo quello che abbiamo vissuto è viverlo ora, facendosi sorprendere dalla bellezza della realtà.
Simone, Patti (Messina)