Il Presepe vivente a Ferrara

Ferrara. Adriana, il Presepe e il Risiko

Una serie di iniziative dedicate alla Campagna Tende di AVSI messe in piedi dalla comunità della città emiliana, tra musica, sacre rappresentazioni e cene di beneficenza. La lettera di Silvia

A Ferrara e in provincia hanno avuto e stanno avendo luogo diverse iniziative in favore di AVSI, che quest’anno ha deciso di intitolare la campagna tende “Desideriamo la pace. Diamole volti, i nostri”. Tra queste, il concerto-evento “Adriana, amica del Mistero”, svoltosi all’inizio di dicembre in città. La figura di Adriana Mascagni ci è parsa significativa della dinamica della missione, come testimoniato da queste sue parole a proposito di come nascevano le sue canzoni: «Qualcuna è nata di notte, in una di quelle notti dove vedi il tuo niente e gridi. Qualcuna è sgorgata piano piano e ce la trovavamo lì, più grande di noi, che però diceva la nostra esperienza, e non era mia o tua, era mia e tua, diceva la bellezza della nostra unità, come un miracolo». Ricorda ancora Adriana a proposito dell’esperienza del canto in Gioventù Studentesca: «Qualsiasi frase musicale ci veniva mostrata come espressione di un significato vissuto, amato, condiviso. Ecco: condiviso. Un’amicizia così, dentro il significato. Dentro questa comunione è potuta nascere Povera voce».

Nel raccontare la propria esperienza, attraverso i suoi talenti e il suo genio musicale, Adriana riusciva a esprimere la profondità dell’esperienza di tutti, era la “voce” dei suoi compagni di cammino, può essere anche la nostra, oggi. Certi del grande dono che il concerto poteva rappresentare per la città, abbiamo scritto ai giornali, coinvolto parroci, volantinato davanti alle parrocchie e poi abbiamo invitato amici e colleghi, all’evento erano presenti circa 250 persone. Ma il gusto che abbiamo provato sta nell’aver detto di noi, nell’aver detto chi siamo, lieti e grati.

Il prossimo appuntamento sarà la sacra rappresentazione del Presepe vivente a qualche giorno dal Natale. E, visto che ricorre l’ottavo centenario del presepe vivente di Greccio, avrà luogo nel luogo della presenza francescana a Ferrara: la Basilica di San Francesco. Il Presepe è “vivente”: ciò che è accaduto allora, in uno sperduto paesino ai confini dell’Impero Romano a una fanciulla semplice, obbediente e fiduciosa, accade anche a ciascuno di noi, ed è per tutti. Cristo si offre a noi: allora la sfida alla nostra libertà, da quando Cristo è entrato nel mondo, come ha più volte ha don Luigi Giussani, è «Cristo sì o no». Dal nostro sì, per quanto debole e fragile, nasce anche il desiderio di proporre alla città questa Sacra rappresentazione.

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Anche le nostre passioni possono essere un’occasione missionaria, come accaduto con il Torneo di Risiko - pro AVSI, che si è svolto a fine ottobre. È un evento giunto alla terza edizione ed è organizzato in collaborazione con circoli cittadini e con il club ufficiale di Risiko. Dopo il torneo, durante la cena di beneficenza, sono stati infatti presentati i progetti curati da AVSI e si è svolto un collegamento con i volontari presenti in Costa d’Avorio. Hanno partecipato più di cento persone, ma il gusto per noi sta all’origine, perché c’è un entusiasmo che non si può tacere: abbiamo incontrato Cristo nell’esperienza della Chiesa e questo incontro riempie di significato ogni istante della nostra vita.

Quest’estate, durante la nostra vacanza estiva, don Simone Gulmini, sacerdote missionario della San Carlo Borromeo, amico di origini ferraresi, affermava: «Dio che mi manda ha la stessa faccia di chi mi aspetta». C’è una scintilla di divino in ognuno, ci sono “braci” della fede da ravvivare, anche le nostre. Mettendoci all’opera, abbiamo potuto riscoprire tutta la bellezza e la grandezza di una fede che incide nella vita.
Silvia, Ferrara